Promuoviamo esperienze di supporto volontario a famiglie temporaneamente in difficoltà, sociale o relazionale, per una durata concordata tra le parti.

Realizziamo diversi progetti di accoglienza: accoglienze leggere, patti educativi, affidi.

I percorsi della solidarietà familiare

Ci sono diversi modi per essere famiglia solidale, può bastare un impegno saltuario, una merenda a settimana fino ad percorsi di accoglienza maggiormente strutturati e duraturi.

Abbiamo pensato di presentarvi i tre percorsi di accoglienza attraverso degli esempi.

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Il vicinato solidale

Chi può andare a prendere a scuola Ruben 2 pomeriggi a settimana? A lui piace andare a giocare al parco e fare merenda insieme! Alle ore 19 verrà a riprenderlo sua mamma che vive da sola e che stiamo aiutando a ri-organizzarsi.

L’accoglienza leggera

Rosetta è in terza elementare e ha delle difficoltà scolastiche… il suo papà è molto impegnato al lavoro e la sua mamma, nel prendersi cura dei suoi 4 figli, è un po’ in affanno: fare i compiti, portarli al parco, andare ai colloqui scolastici… sono tanti impegni! Non sempre ce la fa.

Chi può aiutare Rosetta e la sua mamma ospitando la piccola 2 pomeriggi alla settimana magari invitandola anche a cena e seguendola nello svolgimento dei compiti?

Nell’ambito delle progettualità in favore di minori e famiglie in condizione di fragilità, Il servizio Minori e Famiglie dell’ASC Valle Imagna Villa D’Almè e/o il Servizio Sociale dei comuni afferenti all’Ambito Valle Imagna Villa d’Almè, in collaborazione con gli operatori della Cooperativa Aeper, realizzano progetti di accoglienza leggera tecnicamente nominati “APPOGGI FAMILIARI”

Tali progettualità rappresentano forme di vicinanza e di supporto fra famiglie nella cura dei minori del territorio, prevedono durante l’arco della settimana alcuni momenti in cui i minori transitano nei nuclei famigliari delle famiglie d’appoggio (es.: una/due mezze giornate a settimana) sperimentando con loro forme di quotidianità alternative alle proprie che comprendono anche attività fuori casa (es ludiche, sportive etc..), possono  anche contemplare brevi periodi di vacanza in cui il minore si sposta con la famiglia accogliente nel luogo di vacanza permanendovi in forma residenziale.

I destinatari dell’intervento sono minori nella fascia 0/18 anni;

Gli APPOGGI FAMILIARI consistono in accordi consensuali fra genitori naturali e famiglie d’appoggio (coppie o single) che definiscono la motivazione, le modalità ed i tempi in cui i minori vengono accolti presso le famiglie d’appoggio.  Tali patti impegnano le parti coinvolte in termini di cura del minore, collaborazione, riservatezza, disponibilità ad incontri fra famiglie e con gli operatori; L’accordo viene formalizzato per iscritto attraverso la sottoscrizione di un documento specifico. L’ASC attiva sin dal giorno della sottoscrizione dell’accordo e per tutta la sua durata una copertura assicurativa che si rende necessaria per sollevare la famiglia accogliente dall’onere di rispondere economicamente ad eventuali costi derivanti da danni a cose e/o persone che il minore da loro accolto potrebbe causare a loro/ a terzi/ a se stesso durante il tempo di permanenza presso di loro.

L’affido

Martino ha una mamma e un papà che gli vogliono tanto bene, ma che stanno vivendo un periodo di profonda difficoltà personale e familiare.

I Servizi sociali da molti anni hanno provato ad aiutare Martino e i suoi genitori…la situazione è tutt’ora fragile.

Chi può accogliere temporaneamente nella propria casa Martino, mentre i suoi genitori affrontano le proprie difficoltà aiutati dai Servizi?

RIFERIMENTI NORMATIVI:

Legge 4 maggio 1983 n 184 “disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori” e successive modifiche al testo (legge 19 ottobre 2015 n 173 “diritto alla continuita’ affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare” legge 28 marzo 2001 n 149).

L’art 1  della legge 2001 “diritto del minore a una famiglia” sancisce il diritto dei minori a crescere e essere educati nell’ambito della propria famiglia.

Quando  però la famiglia non è momentaneamente in grado di prendersene cura, il bambino ha diritto a  vivere,  crescere  ed essere educato all’interno di un’altra famiglia, mantenendo i rapporti con il nucleo d’origine… Questo è il c.d. Affidamento familiare temporaneo.

COSA E’ L’AFFIDAMENTO FAMILIARE

L’affido familiare è un progetto d’aiuto per il minore e per la sua famiglia/è un intervento temporaneo in favore non solo del minore, ma di tutta la sua famiglia.

Tutela e protegge quei minori/bambini che si trovano a vivere in un ambiente familiare non adeguato.

E’ un’opportunità di crescita per quei bambini i cui genitori sono temporaneamente in difficoltà, ed è altresì una risorsa per la famiglia d’origine, per avere del tempo per sé, per riassestarsi e riaccogliere in futuro il proprio bambino in un contesto maggiormente idoneo.

Il bambino viene inserito in un altro ambiente familiare, si allarga così la sua rete, includendo in essa altri adulti che collaborano, affiancano o sostituiscono in parte e temporaneamente i genitori, nelle loro funzioni affettive ed educative.

CARATTERISTICHE DELL’AFFIDO

Ogni progetto d’affido ha le proprie peculiarità a seconda della situazione specifica del minore e dei suoi genitori.

Ci sono però delle caratteristiche comuni:
-temporaneità e previsione del rientro del minore nella sua famiglia di origine: la legge prevede un periodo massimo di 2 anni, prorogabili dal Tribunale per i Minorenni. La temporaneità va intesa come “il tempo necessario affichè la situazione evolva positivamente”. Infatti il rientro avviene quando la situazione di momentanea difficoltà è stata superata.

-mantenimento dei rapporti del minore con la famiglia d’origine

TIPOLOGIE DELL’AFFIDO

L’affido può essere:

-consensuale: affidamento disposto dal servizio sociale, previo consenso manifestato dai genitori esercenti la responsabilità genitoriale. Tale provvedimento viene convalidato dal Giudice Tutelare.

-giudiziale: affidamento disposto con decreto dal Tribunale per i minorenni, tendenzialmente quando manca il consenso di coloro che detengono la responsabilità genitoriale.

L’affido inoltre si può distinguere in:

-residenziale: quando il minore vive stabilmente con la famiglia affidataria

-diurno: quando il minore trascorre parte della giornata con la famiglia affidataria, ma rientra quotidianamente presso la sua famiglia d’origine.

AFFIDO E ADOZIONE: DUE ISTITUTI DIFFERENTI

Spesso affido e adozione vengono erroneamente confusi.

Sono due interventi molto diversi tra loro:
-adozione: dura tutta la vita. Il minorenne adottato acquista lo stato di figlio legittimo della coppia adottante. L’adozione comporta la cessazione di ogni rapporto con la famiglia d’origine.

-affidamento: è temporaneo. Il minorenne in affido rimane figlio dei propri genitori naturali, ma viene affidato a un’altra famiglia. Nell’affido vengono mantenuti i rapporti con la propria famiglia d’origine.

CHI PUO’ FARE UN AFFIDO

Chiunque abbia uno spazio nella propria mente e nel proprio cuore per accogliere un/una bambino/bambina o adolescente.
Persone singole o in coppia, sposate o conviventi, con o senza figli.

ALCUNE ATTENZIONI NECESSARIE DURANTE L’AFFIDO

Tutti i soggetti che si approcciano all’affido devo avere sempre ben in mente che per la buona riuscita di un affido è necessario favorire e garantire la relazione tra il minore accolto e la sua famiglia, assumendo un atteggiamento di non giudizio.

Infatti le migliori condizioni affinchè un bambino possa stare bene all’interno del nucleo affidatario sono spesso date dal percepire una buona alleanza e collaborazione tra gli adulti che gli vogliono bene e si prendono cura di lui.

Le famiglie affidatarie devono inoltre avere cura delle relazioni tra i minori che ospitano e i loro fratelli o sorelle (collocati in altra famiglia o in comunità), favorendone l’incontro.

L’affido familiare non è un’esperienza in solitaria, fondamentale è il raccordo costante con gli operatori e la partecipazione agli incontri periodici al gruppo delle famiglie affidatarie, luogo di confronto formativo-informativo e di mutuo aiuto.

Chi è famiglia accogliente?

Chiunque abbia uno spazio nella propria mente e nel proprio cuore per accogliere un/una bambino/bambina o adolescente.
Persone singole o in coppia, sposate o conviventi, con o senza figli.

Si diventa famiglie accoglienti dando la propria disponibilità a intraprendere un percorso di conoscenza e di condivisione con gli operatori del Servizio.

Chi siamo

Siamo operatori del Servizio minori e famiglie, accompagniamo i genitori nei percorsi di crescita dei loro figli.

Coinvolgiamo le diverse risorse delle comunità: famiglie che si rendono disponibili all’accoglienza, agenzie educative (scuole, parrocchie ecc..) e Servizi specialistici.

Intendiamo costruire una rete stabile di famiglie solidali e accoglienti

Contatti

Chiunque abbia spazio nel cuore non esiti a contattarci. Domani avrai un bel ricordo di ciò che fai oggi!

Chiama il n° 035 851782 per parlare con un nostro operatore

oppure

scrivi una mail a: s.ghezzi@ascimagnavilla.bg.it

La sede del Servizio Minori e famiglia si trova in via Montale 24, Almenno San Bartolomeo